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stein - COMUNICAZIONE CRISTALLINA

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I COLORI

 
Chi sceglie molto nero è all'inizio di un processo di radicamento, cerca stabilità, qualcosa a cui aggrapparsi.
La sua prevalenza, o accompagnato da colori scuri e torbidi, indica uno stato di oppressione, di frustrazione.
Chi lo evita fugge  dalle situazioni, non vuole trarre lezioni dalle esperienze, può anche negare l'incarnazione. Dove vi siano colori torbidi e scuri e assenza di nero, possiamo avere una persona divorata dall'odio.
Può anche essere indicativo della possibilità di un pensiero ossessivo che ha preso volume e che potrebbe generare problemi a livello fisico: ovvero la macchia è presente già a livello del corpo emozionale e potrebbe proseguire la sua discesa.
La persona, nella scelta, riflette inconsapevolmente “il nero” che oscura una parte del suo corpo sottile.

 
Il rosso, dai toni scuri fino alla qualità più viva e trasparente (anche rosata e magenta), ci indica la relazione della persona con il suo corpo, la sua vitalità (lo scorrere del sangue/prana), e la capacità di produrre-conservare-indirizzare l'energia a livelli vari.

 
La mancanza di pietre rosse indica debolezza diffusa e paura dell'approccio fisico (violenza subita, paura del contatto, chiusura nelle relazioni).

 
Molto rosso, o rosso e nero in prevalenza, mostrano che la persona è in contatto con la sua fisicità, che sta scoprendo o riscoprendo.
Nero e rosso sono in rapporto con gli organi genitali maschili e femminili (e apparato riproduttivo maschile).

 
L'arancione riguarda l'appartenenza al genere sessuale, la funzione sessuale e la capacità di “creare” della persona (aspetto Yang della forza creatrice).
L'arancione scuro riguarda il bisogno di rafforzare la zona sacrale, o indica un problema fisico in atto in tale spazio. La mancanza di arancione spesso è legata a tabù e/o a negazione della maternità/paternità (paura della), e conseguente spostamento dell’energia dal cakra sacrale alla gola o al terzo occhio.
Un artista (del canto, della pittura, ...), potrebbe scegliere ad esempio molto azzurro/blu e non avere arancione tra le sue pietre.
Uno spiritualista potrebbe scegliere viola e non arancione. Entrambi stanno negando l'esperienza della presenza nel corpo.

E’ importante osservare la scelta del cliente riguardo l’intervallo di colori arancione  e azzurro, in quanto possono essere significativi di alcune problematiche precise.
La polarità che esiste tra l'identità sessuale/forza sessuale (arancione) e la sua sublimazione ed espressione (azzurro/blu), l'equilibro dinamico che intercorre tra soddisfazione fisica e soddisfazione del talento, tra Io più fisico e Io più emozionale, coinvolge questi centri energetici nella risposta alle violenze subite (psicologiche e fisiche) per la difficoltà di dichiararle (inteso come riconoscerle, ammetterle, denunciarle).
Ad esempio, la violenza sessuale può provocare afonia, aborto, acne, amenorrea, anorgasmia, dismenorrea, tendenza alla candidosi, cistite, vaginismo, infertilità, impotenza, incontinenza e mancanza di capacità artistica.
E’ però possibile anche il contrario:   logorrea, eccessiva produzione artistica, fino all’esibizionismo.
I tabù (forti proibizioni o interdizioni), i rapporti castrati per senso di colpa (p.e. incesto emozionale), sono violenze psicologiche, che generano scompensi individuabili nelle aree sessuale-respiratoria.

 
Facciamo un esempio: un padre all'improvviso smette di  giocare con la figlia piccola, perché questa è cresciuta e lui trova sconveniente continuare certe confidenze, forse perché sente stimoli fisici ed emozionali che lo fanno sentire in colpa, sporco. La ragazzina prova un trauma, si sente rifiutata senza motivo, cose che innescano in lei una serie di processi che coinvolgeranno il suo bisogno di tenerezza e il suo bisogno di considerazione e di merito.
Arriverà a somatizzare un atteggiamento servile (cifosi, chiusura delle spalle, gabbia toracica che non si espande), accompagnato da voce flebile: l’adulta che non vuole crescere.

 
Rosso e arancio in prevalenza indicano che i cakra di base e sacrale sono in piena attività, con forte produzione di energia che – se mancano giallo e/o verde – può essere dissipata attraverso eccesso sessuale e/o creare – in breve tempo – problemi di un certo rilievo (qui c'è anche mancanza di nero, in genere).
L'arancio è collegato all'apparato riproduttivo femminile, alla vescica, alla prostata.

 
Nei toni gialli sono espressi rafforzamento della forza di volontà, dell’impegno mentale, un impegnativo approccio razionale ed anche capacità di ragionamento, vivacità, fino alla pignoleria (troppo giallo) e all'ossessione dei pensieri (gialli torbidi).

 
Mancanza di giallo indica assenza di volontà, di autoindulgenza, o di menzogna (con gli altri o con se stessi).
Associamo al giallo l'intestino.

 
Il verde propone varie interpretazioni, a seconda della sfumatura: smeraldo ed erba parlano di Guarigione in atto.
Il verde olivina (che contiene il giallo) è riferito al  lavoro del sistema immunitario.
Il verde mela è rigenerazione di organi o un nuovo approccio agli effetti di una emozione vissuta, fino a quel momento, in modo negativo.
Il verde scuro rivela un processo di guarigione che è all'inizio. Quando la pietra è mista di rosso, c'è la necessità di aumentare l'energia della persona, per dirigerla alla guarigione di somatizzazioni.
Associamo al  verde: stomaco, fegato, pancreas milza, reni (emozioni legate alla paura!!!)

 
Il rosa riguarda il rispetto di se stessi, la capacità di presentarci o meno – per come siamo – agli altri. E indica anche come ci aspettiamo che gli altri si relazionino con noi.
Troppo rosa indica che si sta lavorando per superare una situazione traumatica, che ha messo in seria discussione la propria persona, la visione di se stessi o la visione che si pensa ne abbiano gli altri.

 
Rosa e nero  associati (e anche rodonite) indicano che stiamo cercando di recuperare il nostro spazio interiore.
Il rosa senza nero è di chi vuole “essere figlio”, cioè ha bisogno di ricevere e non è in grado di dare.
Un rosa carico (tipo la rubellite, la gemma di rodonite, di rodocrosite) indica che si è pronti ad una nuova relazione e/o il bisogno di ridirigere la propria energia in tal senso.
Il rosa chiaro segnala l'attenzione verso l'aspetto più incondizionato dell'Amore (quello nel rapporto genitore-figlio). Rosa= cuore

 
I toni celeste e azzurro si riferiscono alla comunicazione: sia verbale (parola) sia ogni altro tipo di linguaggio (arte). Naturalmente coinvolgono la voce, il suo tono naturale o la sua modificazione legata agli stati d'animo. Più in genereale l’espressione di sé.
Chi sceglie molte pietre in queste tonalità (fino al blu), sta elaborando alcune problematiche, tra cui anche l'afonia, la balbuzie o l'incapacità di “farsi capire” dagli altri.
Al contrario, non scegliere pietre in questo range di colori è significativo di una resistenza alla comunicazione, sia come timidezza, sia come imposizione della propria modalità senza mediazioni (potrebbero prevalere toni di rosso mattone, bordeaux, nero).
Sono interessati gola e collo (tiroide), lingua. E questa è la seconda sede dell'energia indirizzata alla creazione: nel plesso sacrale come procreazione (vita), qui come creatività (opera personale).
L'azzurro diviene simbolico dell'aspetto Yin creativo: l'ispirazione, legata alle emozioni e ciò che è gestazione intellettuale (nel cakra sacrale c'è la partecipazione fisica, espressamente Yang).
Alcune volte la mancanza di pietre di questo colore può indicare la necessità di trovare un modo per esprimere se stessi.

 
Il turchese  è inserito in questa fascia, e riguarda più precisamente i bronchi e i polmoni, nonché la difficoltà di comunicazione (comprensione nella/della relazione).
Questo colore è molto adatto nell'asma, dove si perde la regolarità del ritmo respiratorio e viene negato lo scambio/nutrimento dell'ossigeno.
Il rifiuto di prendere contatto con qualcuno (che può avere toni aurici rossi –dell’ira- e blu –della tristezza-), somatizza nell'asma, che fisiologica-mente corrisponde all'aumento di volume della cassa toracica e quindi ad un aspetto aggressivo, che tiene lontani!
Il turchese regola la fase Yang (inspirazione-prendere) che prevale sulla fase Yin (espirazione-dare), evitando l'autoavvelenarsi.
Nei cristalli, la crisocolla contiene spesso il colore turchese, ed è, in ogni caso, un misto di toni azzurro-verde-blu. La sua azione è specifica nella relazione tra madre figlia (e figlio), proprio per l'effetto scambio/nutrimento di abbiamo appena accennato.

 
Il viola è scelto da chi abbia cominciato un percorso spirituale, metafisico e/o religioso, e si interessi a nuove risposte, nuovi punti di vista. E' scelto anche da chi si sia liberato di un peso, un vincolo, un problema, che abbia chiuso un ciclo faticoso o abbia individuato come arrivare alla fine.
Quindi la sua scelta può indicare il bisogno di cambiare prospettiva, uscire da un iter mentale ormai individuato come limitativo e castrante.
Molto viola va sempre considerato in relazione agli altri colori: non è negativo, in grande quantità, se vi è presenza di colori base (nero-rosso-arancio) e/o un equilibrio dei vari colori.
Se invece è prevalente, con carenze evidenti (per esempio mancano pietre nere che esprimano il radicamento), abbiamo una persona che fugge la realtà, potremmo anche essere in presenza di un individuo fondamentalista: cioè l'interpretazione letterale dogmatica di testi sacri ed equivalenti  che assuma i relativi precetti a fondamenti della religione (o altra ideologia) rifiutando in toto quanto in contrasto con essi.
Oggi ancora molti individui, non solo “praticanti” di una religione, ma provenienti dalla rovinosa onda del movimento NewAge, sono fanatici e incapaci di aprire la mente ad un approccio mentale di ampio respiro, che permetta di andare oltre la propria gabbia personale.
L'assenza di viola indica uno schema mentale predominante (il Rock Water dei Fiori di Bach), forse anche una ossessione in corso, segnalata da  toni scuri, torbidi, per gli altri colori.

 
Nero lucente, nero brilante, oro, argento
Quando sono scelte pietre con questi bagliori di luce (ossidiana oro o argento, hyperstene, ematite stellare, pirite oro, diopside nero stellato), la persona ha bisogno di trovare un varco, un’uscita, una soluzione, uno spiraglio per risolvere al meglio qualcosa che vive come un problema.
La scelta del nero lucente, brillante indica la difficoltà a pensare ad un intervento, una modalità diversa da tutte quelle che ha già provato, o crede di aver applicato, ma non ha perso la speranza di uscire da questo stato, è pronta a farlo con determinazione.
La scelta di bagliori oro, argento invece, indica che la possibile soluzione è stata individuata, ma non c’è ancora il coraggio, o la forza, di metterla in atto, oppure che si sta delineando una opportunità di risoluzione.

 
Scegliere solo bianco e pietre incolore (tipo quarzo ialino, pietra di luna trasparente), indica una persona superficiale, che non prende decisioni, o che non vuole entrare in contatto con la sua parte ombra. Il Peter Pan che non cresce, o il trasgressivo nell'aspetto ma tradizionalista nel comportamento (la donna che ha sempre portato capelli corti e si fa le extensions,  applica le treccine

 
Può essere una persona apparentemente gioviale, allegra, che maschera forti paure per quanto è sconosciuto, anche attraverso un atteggiamento plateale,  esibizionista (attira l’attenzione attraverso modi di fare molto eccentrici o vestiario appariscente o che mette in mostra la figura).

 
Questa condizione rafforza il significato dell'assenza di pietre nere oscure o fumé:  è indicativa dell'aspetto energetico di un soggetto che nega il suo legame alla Terra, che fugge l’incarnazione e spera – attraverso il sogno – di cambiare la sua realtà. Ha carenze a livello fisico-concreto-realizzativo.

 
Bianco associato a verde indica una forte volontà di guarigione e un processo di recupero fisiologico (cellulare) in atto. Una convalescenza, per esempio, o un'autoguarigione innescatasi a prescindere da  interventi medici.

 
Ricordiamoci che una persona in equilibrio, sana, serena, addirittura spiritualmente elevata, ha sempre una scelta armonica con tutti i colori.

 

 
LE FORME SCELTE

 
Una buona attenzione va dedicata alla forma che hanno le pietre scelte.
E’ sbagliato pensare che la forma si scelga solo quando si sa a cosa serve: c’è un aspetto sensitivo,in ogni persona, che porta a individuare, inconsa-pevolmente, quale forma sia più rappresentativa della necessità del momento.

 
I cristalli grezzi, non lavorati (non burattati, intagliati, lucidati) indicano una ricerca di naturalezza, rapporti privi di sofisticazioni, comunicazione diretta e  fanno a meno di abbellimenti artificiali.
I cristalli burattati sono rotondeggianti, privi di asperità, lisci al tatto: indicano preferenza per le cose facili, le situazioni prive di sorprese, una realtà quotidiana lineare.

 
I cristalli lavorati:
  • I lucidati, che presentano facce lisce e lucenti (quarzi e pietre lapidati, cabochon), indicano la ricerca di situazioni che possono essere tenute facilmente sotto controllo;
  • Le gemme intagliate indicano una grande ricerca di luce e perfezione;
  • Gli intagliati in cui spiccano punte (monoterminati e biterminati creati dall’uomo, come obelischi, finti laser, ecc) rivelano il bisogno di indirizzare l’energia in un preciso punto (cakra/situazione);
  • Le sfere sottolineano la necessità di riequilibrare (armonizzare) la propria energia e quella dell’ambiente in cui si vive;
  • La scelta di donut (lavorazione che richiama il simbolismo solare come entità vitale e protettiva) è in relazione con il bisogno di sentirsi al “centro”, nutriti e salvaguardati da ciò che è sgradevole (per utilizzare una espressione sblagliata, ma diffusa, “per proteggersi dalle energie negative”).

 

 
TRASPARENZA E OPACITA’

 
Intendiamo per  trasparenza, il passaggio della luce attraverso la pietra: un quarzo ialino in genere è trasparente. Una radice di rubino è opaca, una gemma di rubino è trasparente.
Alla trasparenza si associa poi la qualità della limpidezza, che può essere totale o con eventuale presenza di ombre, fantasmi, inclusioni, ecc. che affievoliscono la “forza” della luce.

 
La scelta prevalente di gemme indica il bisogno di acquisire nuova energia per elevarsi spiritualmente. La persona si è dissociata da un ambiente no nadatto alla sua trasformazione interiore (in linea con la volontà dell’Anima) ed ora ha bisogno di energia pura, vibrazioni di luce perfetta, per cominciare a percorrere il Sentiero con le sue forze.

 
La scelta di cristalli prevalentemente trasparenti, colorati o meno, indica il bisogno di chiarezza, di alleggerire i pensieri, la mente, le idee.

 
Se la scelta di cristalli limpidi è circoscritta ai cakra bassi, la persona cura molto il suo stato di salute fisica, e probabilmente è ancora molto attenta alla affermazione della sua personalità.

 

 
Se, al contrario, sono limpidi i cristalli di cuore, gola, testa, la persona sta lavorando sulla sua evoluzione, consapevolmente o meno.

 
Se solo a livello dello stomaco le pietre sono trasparenti, limpide, la persona – che ha delle doti medianiche – finalmente sta  dissociandosi dall’utilizzo del plesso solare e della zona diaframmatica, per cominciare a portare l’energia personale verso il cuore e sviluppare questo centro.

 
La scelta delle pietre opache ci indica una attenzione a situazioni prevalentemente fisiche, materiali: la salute, il bisogno di stabilità affettiva, la ricerca di una sicurezza economica, problemi familiari, situazioi di routine quotidiana che rendono automi poco inclini a una vita spirituale.
Si controllano sempre insieme l’opacità (mancanza totale di trasparenza) e il colore.

 
LA STRUTTURA
1)Sistema cubico
Sicuramente vi sarà capitato di descrivere qualcuno con le parole “E’ proprio inquadrato” ad indicare una persona profondamente ordinata, metodica, che vive la giornata seguendo precise abitudini che difficilmente vengono cambiate. Esattamente come nel cubo, in cui esistono molteplici simmetrie ed elementi che si ripetono, una personalità “cubica” può trarre ordine mentale dalla sua meticolosità e creare intorno a sé una sicurezza data, per esempio, dalla posizione esatta degli oggetti in una stanza. Allo stesso tempo però può sfociare nell’esasperazione della ricerca di tale perfezione, rifiutare qualsiasi cambiamento per paura di perdere il controllo di ciò, che sempre, è sotto il proprio controllo. In questa accezione negativa il rischio potrebbe essere di “chiudersi” nel proprio cubo di Rubik in cui tutto si muove ma in maniera profondamente circostanziata.
 
Cubico: estremo ordine ed organizzazione di vita, regolarità.
Granato, Lazurite, Diamante, Cuprite, Sfalerite, Pirite, Galena, boji, fluorite, magnetite, salgemma, sodalite,
  

 
2) Sistema tetragonale
E’ tipico di personalità che sanno guardarsi intorno, a destra, sinistra, davanti e indietro, si orientano verso i punti cardinali. Il loro modo di pensare è razionale, eppure le azioni che ne maturano sono indotte dall’emotività.
Ciò che incontrano, che si tratti di qualcosa di positivo o meno, li fa vacillare sulle loro posizioni e può mettere in dubbio il loro concetto di identità personale. Pensiamo alla rosa dei venti: nella rappresentazione più semplice ci sono i venti che soffiano seguendo il Nord, il Sud, l’Est e l’Ovest. Oltre a questi esistono però altri quattro punti intermedi dai quali provengono altri venti, da altre direzioni, che possono incontrare i primi ma portano informazioni differenti. Da qui la difficoltà di capire “che aria tira”, la difficoltà tra il seguire gli impulsi (la direzione del vento) e il doverli controllare (ostacoli che incontra).

3) Sistema esagonale
Una personalità esagonale è sinonimo di un’accentuata capacità ad orientarsi in molti ambiti. Svolge ogni attività con determinazione e senza tralasciare nulla: tanti esagoni possono essere uniti per ricoprire porzioni di piano senza lasciare spazi vuoti, le stesse api costruiscono le celle dell’alveare di forma esagonale per organizzare e sfruttare al meglio ogni superficie! Per contro, la tendenza al lavoro eccessivo o l’impazienza di portare a termine ad ogni costo l’obiettivo, può sfociare in un circolo vizioso di volontà e insofferenza. Se pensiamo all’esagono come figura piana costituita dall’insieme di sei triangoli equilateri che si uniscono nel centro abbiamo meglio l’idea dell’atteggiamento centripeto e instancabile verso un unico obiettivo, molto spesso per questo non raggiunto.

 
4) Sistema trigonale
In questo sistema fa da maestro il numero tre, primo numero dispari: esotericamente è molto conciliante poiché dopo il numero due (separazione), si ritorna all’unità. Il dualismo viene superato e si trova un’intesa. La personalità del trigonale incarna proprio questo aspetto: la capacità di accontentarsi e di saper gestire le più disparate situazioni, anche se opposte tra loro(pianeti in trigono tra loro?). Tutto è semplice e tranquillo, deve essere mantenuto tale: se la capacità di destreggiarsi tra le varie situazioni viene a mancare in automatico si chiude in se stesso, scappa da ogni conflitto o sofferenza, può soffocare le sue doti empatiche in cambio di comportamenti egoistici e auto conservativi.

 
5) Sistema rombico
Il rombo è simile al quadrato poiché hanno entrambi tutti i lati uguali, ma con la differenza che nel primo ci sono due diagonali, una maggiore e una minore, con le quali coincidono gli assi di simmetria. Anche in questo caso quindi si trova una spiccata ricerca dell’ordine, pronta però a cambiare direzione all’improvviso, se le priorità cambiano. La personalità del rombico tenta di proseguire dritta verso il suo scopo immediato, come seguendo l’ago della bussola. Tuttavia ricerca sicurezza nel costante svolgimento delle solite cose e pecca in determinazione, tantoché può venire sopraffatto da altre personalità: in tal caso può provare una sensazione di vuoto o solitudine, fino alla depressione.

6) Sistema monoclino e triclino
Eccoci giunti agli ultimi sistemi cristallini che in assoluto mostrano meno elementi di simmetria.
In entrambi ciò si manifesta come una volontà al costante cambiamento, uno stile di vita dinamico nel monoclino e più impulsivo e agitato nel triclino.
La mente è razionale, intuitiva nel monoclino, così propensa allo sviluppo da creare indecisione su quale strada percorrere.
In questa indecisione invece il triclino è più negativo, si rassegna e sfocia nel vittimismo. L’eterno cambiamento può, in accezione negativa, portare all’oscillazione tra vari stati d’animo nel monoclino, e tra poli completamente opposti nel triclino. In particolar modo quest’ultimo denota una personalità sfiduciata nei confronti degli altri, indifferente, molto esasperato e per questo si rende imprevedibile e se può cambia esteriormente.

 
7) Sistema amorfo
L’assenza di forma, regole o barriere rappresentano sia la possibilità di vivere il qui e ora  sinceramente nel libero arbitrio, senza preconcetti o regole prestabilite, sia l’incapacità di direzionare concretamente le energie dal pensiero alla creazione materiale. Tutto è possibile, ma anche il nulla.
Opali, ossidiane, perle vere, ambra, copale, giaietto.

 
CLASSI MINERALOGICHE
1) Silicati
  • Nesosilicati
Sono generalmente molto duri e compatti, privi di una direzione di sfaldatura. Il loro punto di fusione è decisamente alto. Stimolano la tenacia e il desiderio di impostare la vita secondo le proprie volontà e aspirazioni.
Qui sono le Olivine, i Granati, la Cianite, il Topazio e gli Zirconi
  • Sorosilicati
Sono silicati dove due tetraedri di base sono uniti tra loro attraverso uno degli atomi di Ossigeno.
Sono minerali che aiutano chi vuole rafforzare le facoltà rigeneratrici.
Nel gruppo l’Emimorfite, la Zoisite, la Tanzanite (che è un tipo di Zoisite), l’Epidoto e la Vesuviana,
  • Ciclosilicati
Sono caratterizzati dall’unione di vari tetraedri che formano nel complesso un anello.
Quando gli anelli sono disordinati i minerali si comportano come spugne che assorbono e poi dissipano ciò che hanno raccolto (Dioptasio, Sugilite, Iolite (qualità gemma della Cordierite)
Creano invece una struttura “a colonna” Tormaline e Berilli, conduttori che dirigono il flusso di energia.
  • Inosilicati
In questi minerali i tetraedri sono uniti a formare delle catene, singole o doppie
Sono  inosilicati la Nefrite, la Rodonite, l’Egirina, il Larimar (o Pectolite blu), il Serpentino e la Kunzite. Stimolano il flusso di energia e la velocità dei processi curativi.
  • Fillosilicati
Sono silicati con una struttura a strati fogliacei. Di conseguenza i minerali di questa famiglia mostrano un aspetto lamellare e con strati ben definiti che sembrano pressati gli uni sugli altri.
Fanno parte di questo gruppo i minerali argillosi e le miche (Muscovite, Biotite, Lepidolite), l’Apofillite, la Crisocolla.
Agiscono sul concetto di “difesa” energetica, emotiva, strutturale. Sono dei filtri: esattamente come in natura, per questa peculiare struttura, le argille selezionano cosa lasciar passare e cosa no, diventando talvolta del tutto impermeabili in presenza di molta acqua.
  • Tectosilicati
Costituiscono oltre il 60% della crosta terrestre (dal greco “tecton”, costruttore).
Sono silicati con tetraedri in gruppi di quattro, due orientati verso l’alto e due verso il basso che si sviluppano e collegano in ogni direzione.
Un esempio di tectosilicati sono le zeoliti, minerali con una struttura ricca di vuoti regolari che funzionano come dei setacci naturali, come delle gabbie.
I feldspati invece sono tectosilicati che si trovano nella composizione di quasi ogni tipologia di roccia, cristallizzandosi dal magma.
Esempi di tectosilicati sono Danburite, Sodalite, i feldspati Pietra di Luna, Pietra di Sole, Labradorite e Amazzonite.
Hanno la particolarità di entrare in connessione con un input e restituire un impulso contrario.

 
2) Carbonati
Alcuni minerali appartenenti a questo gruppo sono la Calcite, l’Aragonite, la Dolomite, l’Azzurrite, la Malachite e la Rodocrosite.
I carbonati aiutano a stabilizzare i processi, velocizzando quelli troppo lenti e rallentando quelli troppo veloci.

 
3) Solfati
Tra i solfati più comuni ricordiamo il Gesso (solfato di Calcio), conosciuto anche come Selenite, l’Anidrite, che non è altro che gesso ma anidro, ossia senz’acqua; la Celestina (solfato di Stronzio).
Sono minerali molto teneri e facilmente sfaldabili, ma lavorano sull’energia personale e rendono più forti, permettono l’instaurarsi di una determinata condizione nel tempo e che questa possa durare.

4) Solfuri
Sono minerali in cui è presente lo Zolfo insieme a metalli e semimetalli, che ne conferiscono l’aspetto lucido e pesante.
RIcordiamo Pirite, Galena, Sfalerite (solfuro di Zinco).
La loro lucentezza metallica funge da specchio per le cose latenti, rimosse dalla memoria ed aiutano ad eliminare ciò che ci portiamo dietro e che ci appesantisce, creandoci confusione.

 
5) Alogenuri
Sono minerali nei quali sono presenti degli elementi alogeni.
Qui troviamo la Fluore, il Salgemma (che è considerato un minerale, mentre il sale da cucina estratto dal mare no).
Tutti questi sali provengono dai corrispettivi acidi forti (acido fluoridrico, cloridrico…): così come qualsiasi acido ha la capacità di sciogliere, queti minerali dissolvono i vincoli che una persona ritiene di avere davanti a sé, nelle circostanze o negli schemi di pensiero.

 
6) Ossidi
Gli ossidi sono dei composti chimici che si formano grazie all’azione ossidante dell’Ossigeno su di un altro elemento. Ricordiamo minerali come la Magnetite (ossido di Ferro), il Quarzo (famoso SiO2, ossido di Silicio presente nelle rocce), l’Ematite (ossido di Ferro), lo Spinello (ossido di Magnesio e Alluminio).  
Gli ossidi rendono stabile ciò che non lo è: l’Ossigeno è il motore ideale di tale processo, attraverso la sua combustione.
Fosfati  
Sono specie chimiche contraddistinte dalla presenza dell’anione PO43-, derivante dall’acido fosforico, dal greco “portatore di luce”. Lo ione è presente in importanti molecole che veicolano l’energia nel nostro corpo ed è un componente strutturale del nostro DNA e RNA
Il Fosforo è infatti consigliato a chi abbia problemi di memoria e viene utilizzato nei fiammiferi poiché a contatto con l’Ossigeno brucia spontaneamente.
Le due informazioni precedenti ci spiegano il comportamento di questo tipo di minerali: mobilitano l’energia nel nostro corpo, veicolano informazioni (Luce) nelle  nostre cellule.
I minerali che contengono tali ioni sono l’Apatite, il Turchese, la Variscite e la Vivianite.

 
7) Elementi nativi
Sono minerali composti da atomi di elementi puri, non combinati con altri diversi. Essi si indicano con il nome dell’elemento chimico della tavola periodica che li compongono: Oro, Argento, Rame i metalli, Zolfo, Grafite e Diamante (entrambi composti da Carbonio ma cristallizzati in sistemi diversi), Bismuto. Antimonio.
Il gruppo comprende anche leghe di più elementi insieme come l’elettro (Oro e Argento), fosfuri, siliciuri, nitruri e carburi.
Gli elementi nativi possono avere un abito cristallino preciso o presentarsi allo stato amorfo: rappresentano in ogni caso la purezza di restare fedeli a se stessi e non farsi influenzare. Aiutano a sviluppare la propria personalità. Il cambiamento avviene solo quando spinto dall’interno.
Comunicazione Cristallina
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Bisogno di info? Una email a gisella.naturopatia(at)gmail.com

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