La Rodocrosite è una pietra che non deve mancare mai nel nostro kit. La sua luce rosa risuona con il cuore, offrendo una vibrazione di accordo, per riportare lo stato d'animo alla serenità.
Ish parla della RODOCROSITE:
Quando abbiamo esperienze dolorose, il respiro diviene superficiale e il diaframma si contrae: si cerca, cioe' di soffocare le emozioni, all'altezza del plesso solare, e questo comporta perdita di forza vitale (minore ossigenazione).
La rodocrosite aiuta ad ossigenarsi, e portare amore nelle situazioni anche più conflittuali, legate al concetto di esistenza (di accettazione e rifiuto, di sé e degli altri), che ogni
individuo vive a modo suo (a volte con più materialismo, a volte con esasperata fuga nella spiritualita'). Infatti ripristina il flusso energetico fra i cakras alti e quelli bassi, risanando i blocchi emotivi che lo hanno interrotto.
.E' consigliata, inoltre, a chi tende ad andare in apnea, trattenendo il fiato per paura o nei momenti impegnativi (per esempio alla guida, negli esami). E' possibile portarla continuativamente, 24 ore su 24, e favorire cosi una attivita' respiratoria regolare, con un buon rilassamento del plesso solare, ma è adatta anche a chi debba imparare a meditare utilizzando il pranayama.
Associata alla malachite crea un meraviglioso "duetto" di pronto soccorso: insieme placano i dolori, fisici o emotivi, leniscono le ferite dell'anima e del corpo, attivando il processo di guarigione e sostenendolo per tutta la sua durata, accorciandone i tempi, mitigando il disagio.
L'applicazione, in questi casi, e' semplice:
si scelgono pietre piccole e piatte, che possano eventualmente essere tenute sulla parte interessata con un cerotto o portate vicino al cuore, magari in una piccola custodia di cotone bianco.
La rodocrosite puo' essere utilizzata per meditazioni che ci mettono in contatto con il nostro Bambino Interiore,
affinche' ogni ferita possa essere sanata in modo definitivo e non vi siano piu' ostacoli all'espressione della nostra Essenza, rimuovendo ogni limite e mancanza che crediamo ci appartengano.
Una curiosita': i cinesi la associano alla Dea Kuan Yin, Madre della compassione ("Colei che sente i lamenti del mondo" e' la dea della gentilezza e della grazia, e porta pace sul campo di battaglia. Conosciuta anche come "la dea che porta i bambini", perche' concede figli a chi non ne ha, siI racconta che invocando questa dea, nel pericolo o nella malattia, essa correra' in aiuto).
Ish Gisella Cannarsa
KUAN YIN